Testo: Narci Simion - Guida Alpina | Foto: Archivio Famiglia Tavernaro
Il primo maestro di sci ufficialmente patentato di San Martino è Normanno Tavernaro (classe 1901) figlio della famosa Guida Alpina Antonio Tavernaro e di Maria Gröber, originaria di Mazzin di Fassa.
Egli partecipa ai campionati mondiali di Oberstdorf e Innsbruck, diventa campione italiano per due anni consecutivi nella combinata nordica di 18 km ma, mancando la sua iscrizione al partito fascista, non viene convocato per le olimpiadi di Lake Placid (USA) nel 1932.
Viene diplomato maestro di sci durante la prima selezione italiana avvenuta a Clavière, in Piemonte, nel dicembre 1932.
La commissione esaminatrice è presieduta dall’ingegner Pietro Ghiglione e tra i commissari c’è il norvegese Kjelberg: le prove tecniche prevedono dimostrazioni di telemark, di stemmbogen, di cristiania, di parallelo, nozioni di fondo e salto, ginnastica presciistica, pronto soccorso, topografia e meteorologia. Degli 82 iscritti ne vengono promossi 24 e Normanno ottiene il diploma numero 17 (i figli tuttavia affermano che gli sarebbe spettato il diploma numero 2), che gli viene consegnato nel gennaio 1933.
Nel 1932 la prima Scuola di Sci, fondata a San Martino di Castrozza da Normanno Tavernaro, conta come componenti collaboratori:
Tavernaro Normanno – Maestro di sci, Zanetel Bortolo – Maestro di sci, Senoner di Moena – Maestro di sci, Tavernaro Ugo – Istruttore militare di sci, Tavernaro Teresa – Aiuto maestra di sci (nurse), Zagonel Michele – Guida Alpina, Scalet Carlo – Guida Alpina, Faoro Evaristo – Guida Alpina, Miola Giovanni – Guida Alpina, Gadenz Rodolfo – Direttore, Bernardin Alberto, Lott Luciano, Lott Carlo.
L’anno successivo i tre fratelli Normanno, Ugo e Teresa Tavernaro, su invito dell’on. Renato Ricci, fondano una nuova Scuola di Sci a Campo Imperatore al Gran Sasso d’Italia (AQ) e mantengono l’impegno per tre inverni consecutivi.
Nel frattempo anche alcuni maestri di sci austriaci (provenienti da Lienz) si insediano a San Martino, ed esercitano l’attività di insegnamento. Uno di loro, perfettamente ambientato, diventa gestore del Caffè Col (oggi Hotel Albergo Maso Col).
Nel 1937 i fratelli Tavernaro rifondano a San Martino una nuova Scuola di Sci che conta due maestri ufficialmente riconosciuti: Normanno Tavernaro e Bortolo Zanetel (None). Ad essi si aggregano in seguito la Guida Alpina Giacomo Scalet ed Emilio Zecchini.
Dopo la 2ª Guerra Mondiale Normanno Tavernaro, avendo trovato altro impiego, lascia perdere l’insegnamento, ma partecipa ancora a qualche competizione sciistica fino al 1952. Intanto la Scuola di Sci di San Martino riprende l’attività, dapprima nel solo periodo natalizio, con il maestro di sci Bepi Dellagiacoma in qualità di Direttore.
Nel 1957, reduce dalle Olimpiadi di Cortina, Lino Zecchini subentra nella direzione della Scuola di Sci.
Tra di loro si ricordano Lino e Edoardo Zagonel (entrambi Guide Alpine), Marco Debertolis, Italo Zecchini, Rolando Toffol, Bruno Zecchini, Angelo Scalet, Marino Scalet, Adriano Scalet, Bruno Faoro, Silvano Scarian e molti altri. Nel 1968 subentra come Direttore della Scuola Italiana di Sci di San Martino di Castrozza Bruno Zecchini, che manterrà l’incarico per i successivi 13 inverni. Data la crescente offerta turistica di San Martino, la Scuola di Sci, nel 1970, conta 47 maestri di sci, dei quali 18 parlano tedesco o inglese o francese, 12 provengono dall’Alto Adige e 3 da Cortina d’Ampezzo.
Nel 1968, Daniele Debertolis, a seguito di forti contrasti con la commissione esaminatrice durante i corsi per allievi-maestri, fonda una nuova Scuola di Sci indipendente, denominata ‘Libera Associazione Maestri di Sci (Cimon della Pala) San Martino di Castrozza e Primiero’.
A questa associazione partecipano numerosi sciatori, che però non sono abilitati ufficialmente, e non sarebbero autorizzati ad esercitare la professione. Essi vengono più comunemente chiamati ‘Giubbe Rosse’. Il fenomeno di disobbedienza si estende anche nelle regioni alpine confinanti giungendo ad avere quasi 500 nuovi ‘addetti all’insegnamento’. Poi, a seguito di complesse vicende legali, assemblee, denunce varie e interventi politici, viene trovata una soluzione per risolvere il problema dell’abusivismo: si richiede una verifica delle capacità sciistiche individuali da effettuarsi a San Valentino alla Muta sotto la supervisione di una commissione FISI. Circa 150 ‘Giubbe Rosse’ delle 180 iscritte inizialmente, si sottopongono alla valutazione tecnica e vengono tutti promossi con la qualifica di allievi-maestri. Tra di loro 23 candidati, tra cui lo stesso Daniele Debertolis e Fabrizio Cerchio, vengono promossi come maestri di sci di 1ª categoria.
Nel 1977 Bruno Zecchini viene nominato Presidente della Scuola Italiana di Sci di San Martino di Castrozza, e Rinaldo Zagonel (Guida Alpina) diventa Direttore Tecnico di questa moderna organizzazione, che conta ormai la partecipazione di 75 maestri di sci.
Nel 1980 nasce una seconda Scuola di Sci denominata Scuola Italiana di Sci Sass Maor di San Martino di Castrozza, con il maestro di sci Dino Zanella in qualità di Direttore.
Nel 1984 viene fondata una terza associazione di maestri di sci che si chiama Scuola Italiana di Sci Olimpia il cui Direttore è Rinaldo Zagonel e, come per le altre, ha una sua sede-ufficio indipendente.
Nel 1993 le tre Scuole di Sci esistenti si fondono in un’unica struttura professionale, che adotta il nome di Nuova Scuola Italiana di Sci di San Martino e Primiero.
Attualmente, la Nuova Scuola Italiana di Sci di San Martino di Castrozza e Primiero, dopo 23 anni di direzione di Gianni Ferrari, è guidata dal maestro di sci Giacobbe Zortea, e impiega circa 100 maestri di sci.
Dopo 14 anni, nel 2007, si forma una nuova associazione di maestri di sci che si chiama Scuola Italiana di Sci Dolomiti, che, opera attualmente impiegando circa 25 maestri di sci, con Rolando Tagliapietra (Guida Alpina) in qualità di Direttore.
Entrambe le Scuole di Sci sono in grado di offrire agli sciatori di qualsiasi età e livello tecnico assistenza didattica personalizzata nelle tecniche di sci alpino contemporaneo, sci agonistico con allenamenti e competizioni, carving, telemark, snowboard, free ride, fondo, accompagnamento di sciatori diversamente abili, corsi di perfezionamento e numerose altre iniziative specifiche della stagione invernale.
Esse sono in grado di impiegare strumenti ausiliari moderni quali videoriprese, materiali specifici da test, piste riservate, trasferte, lezioni teoriche e quant’altro occorra per consentire a qualsiasi cliente il miglioramento rapido delle proprie capacità sciistiche.
Tra le autorità tecniche dei maestri di sci è doveroso menzionare coloro che, nel tempo, hanno ottenuto la qualifica di Istruttori Nazionali di Sci, i quali, dopo avere superato severissime selezioni, partecipano alla formazione e alla abilitazione finale dei nuovi candidati maestri di sci.
I loro nomi: Mauro Zorzi, Francesco (Cicci) Debertolis, Mariano Lott, Chiara Bettega e Alessandro (Alle) Bellato.
Attualmente il maestro di sci primierotto Maurizio Bonelli riveste la carica prestigiosa di Presidente Nazionale dell’Associazione Maestri di Sci Italiani (AMSI) e organizza l’attività di circa 12.700 maestri di sci.