Tocco Artistico

Arte come Geometria

Testo: Max Gaudenzi

Che cos’è che trasforma angoli acu­ti, quadrati o rettangoli in un opera di Max Gaudenzi?
Il paesaggio che lo circonda, uno spazio talmente ristretto da poter es­sere attraversato a piedi… o magari di corsa.

Uno spazio dove tutto o quasi è angolare: sono angoli le cime de­gli alberi, sono angoli le cime del­le montagne, gli spioventi dei tetti, i sentieri e le strade che in questo spazio ristretto possono solo salire e inevitabilmente scendere, formando ancora una volta un angolo. Sono figure geometriche le porte, le fine­stre, le facciate, i poggioli le calli qui chiamate “kanisele”.

Spazio ristretto sì ma non isolato, perché poi è il processo mentale a mutare la forma in linguaggio fi­gurativo… e allora ti devi per forza guardare attorno, conoscere, scopri­re, studiare e poi sperimentare.

L’arte è una ricerca continua che ti porta sempre un poco più in là fino a farti perdere il contatto con la realtà e a farti entrare in quello spazio in­finito chiamato genericamente “fan­tasia”, dove trovi te stesso o ti perdi per sempre.

Non ci sono spazio né profondità nelle opere di Max Gaudenzi solo segno, forma, e colore, il colore del legno antico su sfondi rossi e dora­ti come un dipinto bizantino.. cosa c’entra Bisanzio, infatti non c’entra: c’entra solo il linguaggio universale dell’arte che non conosce né tempo né luogo.

E poi il segno, che libera la forma in tutte le direzioni come una piccola esplosione, per dare movimento e dinamismo all’opera, in uno sforzo continuo per cercare di uscire da ciò che è statico ed immobile per ricom­porsi nuovamente in…angoli acuti, in quadrati e in rettangoli

Max Gaudenzi è nato a Primiero nel 1952. Ha frequentato l’Istituto di Trento e si è diplomato nel 1974 all’Accademia di Belle Arti di Vene­zia. Successivamente, ha partecipato a numerose mostre personali e collet­tive in Italia (Aosta, Milano, Porto­gruaro) e all’estero (Slovenia e Ceco­slovacchia). Ricordiamo fra tutte:

  • Bevilacqua la Masa, Venezia
  • Trento, Palazzo della Provincia
  • Ferrara, Palazzo dei Diamanti

Ha collaborato con gallerie private di Trento, Bolzano e Brunico. Da qual­che anno svolge la sua attività quasi esclusivamente in Valle dove gestisce assieme a Fiorella un piccolo negozio laboratorio. Insegna discipline pitto­riche presso l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa.

Aquile Magazine

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