Cover Stories, Le guide Storiche

Giuseppe Zecchini

Testo: Narci Simion - Guida Alpina | Foto : archivio Famiglia Zecchini

Le grandi ‘Aquile’ del passato attraverso la sua stirpe

Giuseppe Zecchini viene ricordato come una tra le più famose Guide Alpine primierotte di fine Ottocento.

Esploratore instancabile dei vari sottogruppi delle Pale di San Martino, scalatore di prim’ordine e Guida Alpina attenta e prudente: queste le qualità che vengono costantemente riportate nei suoi libretti di Guida.
La sua professione lo porterà a realizzare, assieme ai suoi clienti, numerose prime ascensioni su cime inviolate, salite su versanti inesplorati, concatenamenti, attraversate, varianti di salita non solo nelle Pale ma anche in altri gruppi dolomitici. Durante gli ultimi anni di attività, a seguito della sua profonda conoscenza delle alte quote, individua i difficili collegamenti sentieristici tra i rifugi alpini e sovrintende alla loro realizzazione.

Nel corso della sua carriera gli viene conferito un importante riconoscimento da parte di un’associazione alpinistica austriaca contenente 5 ducati d’oro.
Giuseppe Zecchini nasce a Transacqua nel 1855. La sua passione (e anche necessità) per la caccia lo porterà ad acquisire abilità e padronanza degli ambienti impervi delle Pale di San Martino, doti queste che si riveleranno fondamentali per il futuro lavoro di Guida Alpina.
Il fratello Virgilio (Vigili) anche lui cacciatore, rimarrà famoso nella storia locale per la vicenda dell’orso che, catturato di frodo, gli darà diritto ad una ricompensa pubblica ma con la stessa ricompensa, tuttavia, dovrà pagare la multa che l’Amministrazione austriaca gli aveva imposto per avere esercitato attività venatoria illegale.

Sposa Margherita Gaudenzi (nata nel 1856) e, col tempo, nascono: Giuseppe junior, Rodolfo, Valentino, Maria e Lucia. I figli Giuseppe junior e Valentino conseguiranno la qualifica di Guida Alpina.
Giuseppe Zecchini diventa Guida Alpina-Bergführer nel 1887 e si associa alle Guide Approvate di Montagna ‘Gruppo di Primiero’ composto da Michele Bettega di Transacqua, Tisot Pietro di Transacqua, Cordella Michele di Tonadico, Loss Domenico di Caoria, Orsingher Giovanni di Canal San Bovo e Feldkircher Giacomo di Tonadico.
La moglie Margherita muore il 28 febbraio 1926 all’età di 70 anni. Giuseppe Zecchini muore il 19 dicembre 1936 all’età di 81 anni.

I figli di Giuseppe Zecchini

Giuseppe Zecchini junior nasce a Transacqua nel 1894 e diventa padre di Emilio, Guerrino, Giulio e altre 4 figlie. Ettore Castiglioni nella sua guida ‘Pale di S. Martino’ del 1935 riporta G. Zecchini come componente della cordata composta da V. E. Fabbro, E. Bussi, e G. Bonetti che nel settembre 1914 salgono per primi la parete Ovest della Croda della Pala. Si ritiene che si tratti del ventenne Giuseppe Zecchini junior poiché il padre avrebbe avuto 59 anni. Il figlio Emilio diventerà uno dei primi maestri di sci di San Martino.

Rodolfo Zecchini morirà a 19 anni, da combattente Kaiserjäger, nell’inverno del 1916 travolto da una valanga durante la Grande Guerra.

Valentino Zecchini nasce a Transacqua il 6 luglio 1890 e sposa Maria Zanetel, già vedova Bernardin con due figli (Giovanni e Margherita). Dal matrimonio nascono Lino (1928), Italo (1930), Beppina (1932), Bruno (1935) e Adriana (1940). La famiglia si allarga anche con la presenza, per lunghi periodi, dei cugini Guerrino, Emilio e Giulio figli di Giuseppe Zecchini junior. I figli diventeranno, Maestri di Sci e direttori delle Scuole di Sci di San Martino di Castrozza: Lino sarà prescelto per la VII Olimpiade di Cortina d’Ampezzo nel 1956. Valentino Zecchini muore a San Martino di Castrozza il 28 settembre 1971.

  • Altre Salite di Rilievo
  • 2° ripetizione dello spigolo Nord Ovest del Cimon della Pala il 20 agosto 1893 assieme a A.H.B. Richardson e C. Riva.
  • Il tentativo alla parete Sud Ovest del Cimon della Pala con le Guide Bortolo Zagonel e Antonio Tavernaro e G. Crescini il 29 luglio 1892 fallito per maltempo.
  • 1ª ripetizione dei Camini Schmitt alla Punta 5 Dita – gruppo del Sassolungo- assieme alla Guida A. Dimai e J. Immink ritenuta la via più difficile delle Dolomiti.
  • Dal 17 al 20 marzo 1900 sulla Croda Granda (massiccio meridionale delle Pale) assieme al cliente Oskar Schuster, dopo tre bivacchi all’addiaccio, riporta congelamenti che gli comporteranno 4 amputazioni alle dita e lo costringeranno ad una attività alpinistica più modesta.
  • Nel 1907 sovrintende alla realizzazione del sentiero di confine, da lui stesso individuato in precedenza, delle Farangole (tratto a cavallo del confine Austria-Italia) tra i rifugi Mulaz e Rosetta.
  • Dopo la Grande Guerra, in Val Canali traccia il Sentiero del Dottor, il Sentiero del Podestà e il Sentiero delle Sedole per collegare i rifugi Pradidali e Canali di recente acquisizione dalle sezioni di Lipsia e Dresda dell’ex Deutsche und Oesterreichische Alpenverein.

Elenco delle prime ascensioni realizzate da Giuseppe Zecchini

  • 1 Cima Immink 21/8/1891
  • 2 Dente del Cimon 15/9/1891
  • 3 Sasso d’Ortiga 22/7/1892
  • 4 Cima d’Oltro 23/7/1892
  • 5 Pala della Madonna 25/7/1893
  • 6 Cimon della Pala spigolo NW 11/8/1893
  • 7 Cima Canali parete N 13/7/1894
  • 8 Cima del Marmor punta S 16/8/1895
  • 9 Cima dell’Alberghetto 18/8/1895
  • 10 Lastei d’Agner 21/6/1897
  • 11 Campanile Elma 27/6/1897
  • 12 Torre Dresda 26/8/1897
  • 13 Cima Pradidali Canalone Est 25/8/1897
  • 14 Pala del Rifugio 27/8/1897
  • 18 Campanile Alto dei Lastei 15/7/1899
  • 19 Torre Magg. delle Farangole 17/7/1899
  • 20 Torre di Campido punta Destra 17/7/1899
  • 21 Sasso delle Capre 29/7/1899
  • 22 Cima di Valgrande estate 1899
  • 23 Cima Focobon Versante E con variante finale 27/8/1899
  • 24 Cima Zopel 2/9/1899
  • 25 Sasso di Campo 18/07/1902
  • 26 Cima dei Feruc punta E 05/09/1902
  • 27 Cima del Bus del Diavolo 04/09/1902
  • 28 Cima delle Coraie 07/09/1902
  • 29 Monte Alto 07/09/1902
  • 30 Cima Lastei parete E 15/07/1904
  • 31 Lastei d’Agner parete W 19/07/1904
  • 32 Campanile del Travignolo 30/07/1908
  • 33 Punta della Disperazione 26/06/1911
  • Due Beppine del Cimon Dedicate allo Zecchini
Aquile Magazine