Vivere in Montagna

Lanterna verde, tra passato presente e futuro

Testo: Manuela Crepaz | Foto: Pierluigi Orler

Il passato racconta di pomeriggi gioiosi e notti ardenti nella Dolce Vita primierotta. Il presente, di giornate assolate ai piedi delle Pale di San Martino, ricche di ogni ben di Dio. Il futuro, di una garanzia di ospitalità in un’oasi di natura: l’asinello di Alberto Iagher ne è il testimone.

La tradizione turistica primierotta è sbocciata in un contesto rurale e contadino del dopo guerra che ha visto il proprio fiorire con gli anni ’60 e ‘70, annaffiata dalla concomitanza del tempo: la voglia di cambiamento, la ricerca di un’economia più dinamica, il misurarsi con nuove sfide che vedevano nell’accoglienza ai vacanzieri un ritorno di risorse economiche, foriere di un desiderato benessere. Sono sorte varie strutture ricettive e i centri storici hanno registrato evidenti ristrutturazioni e una miriade di nuove unità abitative. Una programmazione relativamente accorta, che non ha permesso imponenti speculazioni edilizie.

Una programmazione relativamente accorta, che non ha permesso imponenti speculazioni edilizie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: Primiero è una delle più incantevoli valli delle Dolomiti e di tutto l’arco alpino, che ha saputo armonizzare la cultura turistica con quella locale, basata su attività montane artigianali e agricole, di allevamento ed esbosco. La contemporaneità ha saputo abbeverarsi alla fonte della tradizione ed anche una struttura turistica all’avanguardia come la Lanterna Verde vive in simbiosi con la natura più vera.

Fin dagli anni’70 la “Lanterna Verde” a Tonadico è una delle mete di grandi e piccini. La calamita era il grande parco. I bimbi cominciavano già a ridere e gioire quando arrivavano alla fontana posta all’entrata: spruzzava schizzi di qua e di là e i piccoli pronti a girare intorno per non schivarli. Per le mamme e le nonne era un momento di meritato orgoglio: portavano la prole in un giardino ombreggiato da alti abeti che proteggevano dalla canicola ed offriva i più classici giochi, dalle altalene, ai dondoli, agli scivoli alle giostre che giravano veloci, lungo il torrente che regalava comunque una fresca brezza costante. E loro potevano tranquillamente averli a vista e riposare un po’. Il bar con i gelati era la tappa della merenda, il ristorante pizzeria era l’incontro del sabato sera quando tutti riabbracciavano il papà che durante la settimana rimaneva in città a lavorare.

Quello spirito spensierato oggi non è cambiato, lo si respira e assapora in ogni angolo, e come la miriade di bambini che vi sono cresciuti in vacanza, è diventata grande pure la Lanterna Verde: oggi è pizzeria, ristorante, albergo, nonché area sosta camper.
In estate è un paradiso: l’ampio spazio verde con i giochi per i bambini e i tavolini con le sedie per il relax degli adulti, la piscina al sole, sinonimo di abbronzatura per le mamme e di sani sguazzi per i più piccoli, lo spazio dedicato al tiro con l’arco per uno sport magari non comune ma alla portata di tutti con sfide in famiglia o tra amici, e la rinnovata discoteca, aperta da ottobre ad aprile. Lo storico locale è stato il ritrovo cult per generazioni di giovani dagli anni ’70 ai ‘90, unico nel suo genere, entrando nel mito del sabato sera primierotto e delle stagioni turistiche. Ora si propone non solo come locale disco moderno ed elegante, ma anche come incontro e dialogo per una prima serata da vivere in compagnia nelle zone salotto, passando poi ad una graduale sonorità in seconda serata dove la musica e il divertimento “esplodono” all night long.

La Lanterna Verde ha saputo mantenere il proprio carattere montano, con un’architettura che si integra perfettamente con l’ambiente naturale circostante che fa stare bene i propri ospiti. Ma non sono solo i servizi a fare “grande” la Lanterna Verde, è anche la gestione continua e appassionata della Famiglia Iagher, che un paio di anni fa ha ottenuto il marchio “Bottega storica”, un riconoscimento ambito, perché i requisiti richiesti sono molto stringenti: cinquant’anni di attività ininterrotta e la presenza di elementi storici visibili ancora presenti. È anche un ricompensa morale e sociale, segno che la famiglia, con il suo lavoro, rappresenta l’anima della comunità e un valore per la stessa. Passato, presente e futuro: i tre capisaldi della vita ci sono tutti alla Lanterna Verde. L’invito è a riscoprirli, scrivendo con la penna delle emozioni la vostra storia sul grande libro delle vacanze.

Aquile Magazine