Il compito è toccato a me: scrivere il ritratto del Renzo. E io ho chiesto a Gino Callin di aiutarmi, che, come mi confida Narci Simion, è il più ferrato in materia. Gino, da grande giornalista qual è, ha saputo condensare il suo ritratto in poche righe, in occasione della sua scomparsa nel 2007 su Strenna Trentina 2011: “Questo era il Renzo, innamorato delle sue montagne, oltre che figura di grande carisma; un uomo, insomma, che si è sempre fatto stimare per lealtà, per lungimiranza, per grande sensibilità, che si stemprava spesso in dolcezza, malgrado la scorza apparentemente dura e ruvida, del suo temperamento.